
Antico edificio riportato nella mappa del Duca di Noja, fu requisito da Ferdinando IV per la sistemazione delle "Reali Guardie dei Corpo".
Dal 1771 al 1773 il palazzo ospitò gli impianti della nuova Fabbrica di Porcellana, riorganizzata dopo la partenza di Carlo che, tornando in Spagna, aveva fatto distruggere le fornaci e portato con sè il segreto della finissima produzione in ceramica.
La nuova produzione fu contraddistinta dal marchio F.R.F. (Ferdinandus Rex Fecit).
Il palazzo si sviluppa intorno ad un ampio cortile quadrangolare; la facciata, di forme neoclassiche, è divisa in tre sezioni, quelle estreme in bugnato liscio e quella centrale ad intonaco liscio.
Elemento caratterizzante è il portale, fiancheggiato da lesene sormontate da due teste di cavallo di marmo bianco. Tra il portale ed il balcone sovrapposto, un'epigrafe fiancheggiata da trofei di armi e bandiere, scomparsa fin dall'Ottocento, ricordava la costruzione dell'edificio, attualmente sede della Scuola Allievi di Polizia Penitenziaria.
Scheda a cura del Liceo Scientifico di S.Giorgio a Cremano